CHE COSA È LO SCHEMA CORPOREO?COME SI SVILUPPA?
Inteso da Le Boulche come un’intuizione d’insieme o una conoscenza immediata che si ha del proprio corpo in una situazione statica o dinamica, in rapporto alle diverse parti fra loro e, soprattutto, nei rapporti con lo spazio e gli oggetti che ci circondano.
La strutturazione dello schema corporeo è affidata all’educazione psicomotoria. L’arco di età in cui si matura lo schema va da 0-12 anni, periodo dell’ontogenesi in cui si operano profondi cambiamenti nella persona. È per questo che vanno presi in considerazione delle leggi e degli enunciati scientifici che regolano le tappe di sviluppo psicomotorio del soggetto.
Le principali sono quelle di PIAGET e WALLON-AJURIAGUERRA.
PIAGET, nella sua Legge dell’equilibrio, afferma che lo sviluppo del soggetto avviene grazie non solo alla maturazione delle funzioni, ma anche grazie agli scambi tra organismo e ambiente.
Lo sviluppo per interazione con l'ambiente avviene tramite due processi:
Il processo di ACCOMODAMENTO, che permette all’organismo di adattarsi e organizzarsi in rapporto all’ambiente e di reagire verso di esso.
L’ASSIMILAZIONE, che è un processo grazie al quale l’organismo riceve dall’ambiente una quantità di elementi utili alla sua evoluzione.
Il processo evolutivo ontogenetico visto alla luce della teoria "Piagetiana", in relazione alla psicomotricità, si sviluppa dagli 0 ai 12-14 anni di vita.
WALLON e AJURIAGUERRA dividono tale arco di tempo in tre grosse tappe:
da 0 a 3 anni
da 3 a 6 anni
da 6 a 12-14 anni.
Da 0-3 anni, periodo del corpo vissuto: Secondo lo psichiatra Ajuriaguerra, il bambino vive ed esplora attraverso il suo corpo nello spazio (che Piaget definisce SPAZIO TOPOLOGICO cioè uno spazio privo di forme definite e dimensioni). Il bambino, infatti, e incapace di apprezzare rapporti di distanze e di forme, ma può stabilire relazioni di SOPRA, SOTTO, A LATO, DENTRO, FUORI, INTORNO (tutto ciò e frutto di un’adeguata e parziale strutturazione spazio temporale). Le sue esperienze sono vissute alla luce di un apprendimento per prove ed errori. Gli oggetti di piccole dimensioni sono conosciuti attraverso la manipolazione e il contatto orale, mentre se sono di forma aperta, sono esplorati e conosciuti attraverso l'introduzione delle dita.
Verso i 3 anni, con l’affermarsi della funzione simbolica, si sviluppa una rudimentale forma di rappresentazione mentale di un'azione che può essere utile o motivante. Questo permette al bambino di passare da un tipo di apprendimento per prove ed errori all’insight (soluzione lampo).
Da 3 a 6 anni, periodo del corpo percepito, che per il bambino è un periodo di transizione e di preparazione alla vita, è caratterizzato dal predominio delle strutture sensoriali, che giustifica la denominazione del corpo percepito. In questa fase, il bambino si stacca dalla visione egocentrica del mondo in cui il suo corpo era tutto, il punto di riferimento universale attraverso il quale ogni impressione era vissuta in modo emozionale. Ora, grazie al predominio delle strutture sensoriali ormai mature, mette in gioco la funzione di interiorizzazione (la quale gli permetterà di imitare) che, insieme alla percezione del proprio corpo e delle sue diverse parti tra loro, costituisce uno stadio importante per una prima presa di coscienza dell'io. In questo periodo avremo cura di agire soprattutto sulla strutturazione spazio- temporale che in questo periodo va maturandosi. Il bambino comincia a percepire correttamente la forma e le dimensioni degli oggetti ma è ancora lontano da una visione corretta dei rapporti tra massa, volume e peso.
da 6 a12-14 anni (corpo rappresentato), il bambino avrà raggiunto una visione del mondo completamente decentrata, passando quindi da un riferimento egocentrico a uno eterocentrico, e potrà proiettare sugli altri e sugli oggetti il concetto di destra e sinistra, che uno dei concetti più difficili da vivere. L’aspetto più caratterizzante di questa fase è l’accomodamento con rappresentazione mentale. Verso i 10 anni ragionerà correttamente circa il peso, e verso i 12 ragionerà correttamente nei confronti del volume degli oggetti.
La conoscenza di questi momenti è importante per capire l’esatta possibilità espressiva, percettiva e motoria del bambino. È importante, inoltre, poiché ci dà un’idea del clima psicologico-emotivo del bambino e, soprattutto, ci permette di intervenire qualora notiamo carenze psicomotorie sempre in relazione alle reali e cronologiche possibilità del bambino.
Quando chiediamo a un bambino di eseguire un esercizio a lui nuovo, egli lo immaginerà, per poi eseguirlo, e tanto meglio quanto migliore sarà il livello di maturazione del suo schema corporeo.
Quando non intervengono ostacoli, l’acquisizione di tale schema avviene durante la crescita, in un’età che va dallo zero ai 12-14 anni. Tale processo avviene naturalmente attraverso l’acquisizione di alcuni fattori, detti “fattori di strutturazione dello schema corporeo” che sono:
strutturazione spazio temporale
equilibrio (statico, statico-dinamico e dinamico)
definizione e coordinazione della lateralità
educazione e controllo della respirazione
controllo del tono e rilassamento psicosomatico
la coordinazione senso-motoria